ULTIMA GIORNATA-TUTTI CONTRO TUTTI

ULTIMA GIORNATA

      BIANCHI (blu)         BLU  (bianchi)
             4         3
1 FILOSOFO ROCCO
2 UTO UGHETTO ENZO
3 ANDREA MISTER FELIPE
4 ROMPEO JOSE’
5 CRI EDO
6 SEBA FEDE
7 BOCA RINO
8 ANGELO ALEX
9 FRANCESCO HRUBESCH
10 DANI CIRO
11 BOLO BOLO DINO
12 GIORGIO METAL LILLO
13 ALBE FABIO
14 HOLLYWOOD AMBARABAT
15 XABI PHILO GAE
16 ROBY SCALA
17
18
19

                             
                                                   MARCATORI
BOLO BOLO
ALBE
DANI
SEBA
EDO
GAE
HRUBESCH

        
                                                  UOMO SKY
XABI PHILO-SEBA CIRO-FELIPE


                                      

  La controffensiva di Baggio



                                            
La fine della guerra si avvicina mancano ancora 7 partite , il comandante
dei white non può permettersi altre sconfitte e fa partire la controffensiva.
Il territorio di Baggio è diviso in due, la parte a est in mano delle truppe blu
del comandante Rinohzin, ad ovest il comandante Ughensky.
Dopo la sconfitta di sabato scorso e la conseguente perdita di terreno, il comandante
bianco
ha capito che non poteva più aspettare.
Rinohzin, con il blitz di settimana scorsa, aveva guadagnato troppo  terreno, conquistando la
panchina, il centrocampo ma soprattutto la scorta d’acqua al di là del cancello.

Con questo caldo sappiamo bene l’importanza strategica dei rubinetti che permettono ai tanti
pelati un refrigerio al cervello e pure Rinohzin lo sa bene.
L’”intelligens” blu si è mossa e grazie alla 5° colonna Andrea Mister, viene a sapere che il
comandante Ughensky aveva preparato con cura la controffensiva.

I bianchi, nonostante la sconfitta avevano ancora in mano il 70% dei territori a partire dai
tavolini e ombrelloni fino agli spogliatoi ma soprattutto avevano in pugno quello dell’arbitro.
Per i white però non c’è stato bisogno di usare la forza per assoggettarlo.
Vista la sua avversione verso il comandante blu e spinto da tutti i suoi parenti offesi,

Gerardov ha deciso di schierarsi contro Rinohzin senza neanche un referendum.
Le due forze in campo si equivalevano per cui avrebbe vinto lo stratega migliore.
Rinohzin avverte l’oligarca Lillosky che sarebbero servite truppe fresche e nuove armi
strategiche.
Rinohzin è convinto che la battaglia si vinca con soldati veloci e resistenti più un paio
di missili che colpiscano nel profondo territorio bianco.
Con l'ingaggio di giovani guerrieri veloci e resistenti, ovviamente senza esperienza, e qualche
moderno drone, il comandante si ritiene soddisfatto.
Dall’altra parte il comandante Ughensky, dall’alto della sua esperienza, la pensa diversamente.
Per la controffensiva servono mercenari scafati che sappiano tenere la posizione sul campo.
La difesa contraerea ben posizionata può fermare i droni e una volta guadagnato terreno si dà il
colpo
di grazie ai blu.
Dopo un primo momento di stallo cominciano le prime scaramucce  , i blu avanzano ma con
un veloce blitz i white colpiscono la retroguardia scura con un missile di Albe.
Rinohzin a quel punto si gioca la carta Gae, il drone donato dalla regione Sicilia , colpendo
i white al cuore.
A questo punto è battaglia a tutto campo , i white sfruttano il blindo Seba, il cacciabombardiere
Bolo e il siluro Dani .
I blues ribattono con l’altro drone Edo e con il pesante e lento leopard Hrubesch, sembra che
la battaglia debba prendere vigore ma la sosta, che sarebbe dovuta servire per riprendere le forze,
invece è sfruttata dal comandante bianco per rinsaldare le posizioni.
Per fare questo ci vogliono uomini di esperienza come Rompeo, Xabi Philo , il Boca e Angelo,
vecchi bucanieri capaci di mandarti fuori giri.
Dall’altra parte i giovani fanti Dino, Alex, Fabio, Ambarabat comandati dal più anziano Ciro
hanno cercato di sfruttare la miglior condizione fisica ma i white erano troppo ben piazzati
per poter ribaltare la situazione.
Anche l’ultima arma d’assalto Fede è stata neutralizzata dalla contraerea e non solo , un suo
missile in porta, è stato fermato dalla schiena del lukaku bianco Lillo.
Lo stratega Ughensky, grazie alla sua arguzia militare sta vincendo sul campo, ma si sta avvicinando
al quartiere a luci rosse di Baggio e questo sicuramente scatenerà la reazione del comandante blues,
per cui ne vedremo delle belle

Questa battaglia è persa ma la guerra ancora no!!!
C’è da dire però che Ughetto si sta arroccando sulla torre della vittoria e la vedo dura per i 5
inseguitori, anche perché, se sono sempre nelle sue milizie bianche sarà difficile prenderlo, è la matematica…

Il furbetto stratega cambia il colore della maglia per buttare fumo negli occhi e complice
un sorteggio beffardo che non permette a Dani, Bolo,il Filosofo,Roby scala di avvicinarsi,
è sempre solo in testa alla classifica.
Certo che dopo i 3 legni colpiti la sorte accomuna i blues ai nerazzurri di ieri sera e
viene spontaneo far nostro il vecchio motto di El Alamein:

                                 
    “è mancata la fortuna non il valore”



Alla prossima