ULTIMA GIORNATA
BIANCHI | BLU | |
6 | 3 | |
1 | FILOSOFO | ROCCO |
2 | UTO UGHETTO | ANDREA VITO’S |
3 | ANDREA MISTER | DAVIDE REC |
4 | BOCA | DINO |
5 | FULVIO | LUCA |
6 | DANI | RINO |
7 | GIORGIO METAL | FELIPE |
8 | ROBY SCALA | ENZO |
9 | TOMMY | ANGELO |
10 | ROMPEO | GIGI SLEDGE HAMMER |
11 | SEBA | CLAUDIO |
12 | MATTE | FABIO |
13 | RINGHIO | STEPHAN TATOO |
14 | LILLO | |
15 | GIORGINO | |
16 | ||
17 | ||
18 | ||
19 | ||
MARCATORI | |
TOMMY 5 DANI |
DINO FABIO CLAUDIO |
UOMO SKY | |
BOCA- UGHETTO | ANGELO-LILLO |
Ughetto Biancamano
Il conte Ughetto di Biancamano ha sbancato il Baggio II° portandosi a casa
3 punti e la testa della classifica.
Il conte Ughetto, piemontese come il famoso cugino Umberto capostipite dei Savoia,
è famoso per la sua furbizia e arguzia tattica.
Preoccupato di perdere la contea di Baggio perché braccato dagli inseguitori, con una
mossa astuta si smarca dal suo antagonista, il capitan di ventura Bolo de Boulogne ,
facendolo
allontanare dalla contea.
Invia di nascosto nel castello montano del capitano i due più famosi guastatori di Cuneo,
Bobo il loquace e Asso detto il “fegataccio” , non perché sia particolarmente coraggioso,
ma perché ha il fegato come una spugna impregnata di dolcetto.
I due gustatori sabotano l’impianto idrico del castello di modo che il capitan Bolo sia costretto
a partire con le sue truppe in aiuto dei suoi cortigiani.
Togliere l’antagonista numero 1 dal campo già garantirebbe lo scranno perché, anche se perdi,
prendi un punto, ma il furbo conte, decide di sfruttare l’occasione fino alla fine.
Non essendo un guerrafondaio propone al suo nemico storico di deporre le armi e di
giocarsi i migliori cavalieri ad un nuovo gioco di società.
L’ingenuo Pove-Rino, comandante dei blu, accetta senza riserva perché essendo molto più
giovane del conte è convinto di vincere a mani basse.
Il tutto parte al tavolo della club house dove è posizionato un tabellone che ricorda un po’
il gioco dell’oca e un po’ il Monopoli.
Il conte Ughetto lascia il primo lancio di dadi al comandante, che con un bel 8, arriva nella casella
della banca e incassa 10 milioni , il conte tira e fa un 6 che lo porta all’agenzia immobiliare e qui
vende una sua proprietà e incassa 8 milioni.
Il tiro successivo del comandante è un 4 che lo porta nella cattedrale e qui cominciano i guai
perché deve stare fermo due giri , il conte piazza un 7 che lo porta all’enoteca ma qui non resiste
e investe 2 milioni in bottiglie.
Il comandante è fermo in chiesa e per poter uscire deve pagare due milioni in elemosina , non ci
pensa due volte, paga e esce.
Altro tiro e Pove-Rino piazza un dieci che lo porta ad Andorra dove riscatta 2 milioni di iva pagata
mentre il conte con un tre arriva all’agenzia delle entrate e deve pagare la multa di 1 milione.
A questo punto Pove-Rino ha nelle casse 10 milioni mentre il conte solo 7, manca poco alla fine
e come nel calcio che conta, chi ha più soldi vince.
Però il conte è arguto e con una mossa strategica sostituisce i dadi con altri “addomesticati” da lui.
Nei suoi calcoli Pove-Rino deve fare 5 mentre lui deve fare 9.
Il comandante tira e per magia esce un bel 5 che lo catapulta nel centro massaggi cinese, mentre il conte,
indossando un guanto bianco, centra il 9 che lo fa finire dritto dritto nella sede del sindacato
di Soumahoro , qui però trova solo due milioni, sembra tutto perso ma come si sa la carne è debole ma
il pesce diventa duro.
Pove-Rino sapendo di poter investire qualche milione in “cineserie”, approfitta del centro massaggi.
All’arrivo dove c’è il mercato dei big players , Pove-Rino si presenta con la sua cassa e con stupore trova
solo 5 milioni.
Era talmente preso che, fra un “Lino Lino che pistolino”, “Lino Lino come sei calino” e un massaggio
all’ olio fritto degli involtini primavera, non si è accorto di aver lasciato 5 pippi.
Il conte invece si ritrova con 9 milioni in tasca e sul tavolo in offerta c’è l’accoppiata Tommy-Rompeo
a 8 milioni , ovviamente li prende al volo ,a Pove-rino non resta che investire sui rimasugli.
Con il milione avanzato, il conte, si è preso pure Ringhio pagandolo 100000 euro al kg.
Alla fine i fatti hanno dato ragione al conte, anzi qui si è anche scoperto perché si chiama “bianca mano”,
quando si mette il guanto bianco la mano diventa più dolorosa di quella con il guanto blu del proctologo.
Guardando il risultato nessuno potrebbe pensare che nei primi 45 minuti non si è visto
nemmeno l’ombra di un goal mentre nel secondo addirittura 9.
Le squadre si potevano anche equivalere ma quando mancano i nemici naturali del giraffone
la sua presenza sbilancia troppo da una parte.
Alla fine, con le squadre stanche e gli spazi aperti, non c’è stata partita anche se ad un certo punto
i blu avevano creduto nel pareggio.
Visti i minuti finali si potrebbe chiudere con un titolo da film: “Tommy contro gli zombie blu” e vista
la classifica : “il dittatore dello stato libero di Baggio”.
Prima di chiudere una precisazione per i tanti che si lamentano delle nomination per l’uomo SKY,
le decide l’organizzatore supremo , io sono solo un umile scribacchino che riporta.
Quindi se non siete d’accordo lamentatevi con lui ma non credo vi convenga…
E se qualcuno ha da dire sull’uomo sky a me e Ughetto , sappiate che due posti erano riservati agli over 65…
Alla prossima.