ULTIMA GIORNATA
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BLU |
BIANCHI |
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4 |
7 |
1 |
KEWIN |
FILOSOFO/BETTU |
2 |
LILLO |
UTO UGHETTO |
3 |
RODRIGO |
FELIPE |
4 |
CARLOS |
KUTU |
5 |
SLEDGE HAMMER |
JOSE’ |
6 |
PASQUA |
NICKY |
7 |
FILIPPO 3B |
ROBY SCALA |
8 |
RINO |
MATTEO |
9 |
FABIO |
MARCHINO |
10 |
FEDE |
BENOIT |
11 |
HRUBESCH |
ANDREA MISTER |
12 |
ENZO |
CLAUDIO |
13 |
MANU |
BOLO BOLO |
14 |
ROMPEO |
HANDY |
15 |
ANDREA |
SEAN |
16 |
TOMMY |
RINGHIO |
17 |
STEPHAN TATTOO |
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18 |
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MARCATORI |
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HRUBESCH |
BOLO BOLO 2 |
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TOMMY |
HANDY |
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FILIPPO |
CLAUDIO |
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FEDERICO |
SEAN 2 |
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UTO UGHETTO |
UOMO SKY |
SLEDGE HAMMER-ROMPEO |
BOLO BOLO-SEAN |
AMICI del Baggio II
Il campionato comincia a prendere forma e i punti cominciano a pesare.
Siamo alla quarta giornata, la settimana della moda sta per finire, ormai è tempo
della prima selezione per la finale di “Amici di Rino”.
Ughetto Boss sforna la sua formazione white e presenta ai giudici i suoi artisti
di punta: Bolo Bolo , Benoit, il duo Nicky –Sean e Ringhio
La Lillo’s crew si opponeva con Carlos,Stephan,,Hrubesch, e Rino.
Bolo-Bolo , con palleggi destro sinistro , sombrero e tiro, vinceva la sfida dei giocolieri
e portava il primo punto per i bianchi.
Hrubesh vinceva la gara di chi mangiava più hot dog in 2 minuti e pareggiava.
Benoit vinceva senza rivali la categoria direttore d’orchestra, dirigendo con un grissino,
faceva diventare grandi artisti anche chi suonava il gong e il triangolo.
Per fortuna che nei blu c’è Stephan tatoo che vince senza rivali la categoria trasformisti.
Il numero inizia con una comparsa da portiere bianco , poi giravolta dietro la panchina e
tac diventa allenatore blu, altra giravolta e tac diventa terzino destro e alla fine si era già
trasformato da Gerardo nel caso ci fosse stato bisogno, altro che Fregoli.
Il numero del duo Sean-Nicky nella prova “chi ride o parla perde”.
la prova consisteva nel guardarsi negli occhi e resistere più a lungo senza ridere e parlare.
Dopo 8 ore, visto che lo studio doveva chiudere, e con il duo sempre muto, il giudice dava
la vittoria per cappotto ai white.
Per i blu pareggiava “Rino il campione” che vinceva a man bassa nella sezione scienza e
religione.
Per salvare il mondo ha inventato la ricaricaa bestemmie del monopattino elettrico.
Uno spettacolo vederlo sfrecciare con il monopattino in tangenziale e usare il turbo porco
per superare le GS Bmw .
Per poter assegnare la vittoria finale c’è stata la sfida fra Carlos e Ringhio nella sezione
Lord Brummel.
Dopo ore di camera di consiglio, si è deciso per la parità perché pur analizzando canotte ,
mutande ascellari , calzoncini a gonna ,di elegante,i giudici, proprio non sono riusciti a
trovare niente.
Come si spiega allora la vittoria bianca , facile, con il numero finale dove si esibivano in un
balletto le due squadre.
Nei bianchi ,ordinati , armonici e ben coordinati ,anche il primo ballerino Handy
si metteva a disposizione della squadra che non poteva non vincere la sfida finale.
Nei blu non mancavano certo i primi ballerini ma se ognuno va con il suo tempo , se invece
di stare nella propria posizione girovachi per il palco, è ovvio che la prestazione finale è scarsa.
In più se ci metti 4 infortuni , il risultato è scontato come le ultime 3 partite.
Da una parte Benoit faceva girare il centrocampo dall’altra Rompeo non poteva fare altrimenti
visto che il centrocampo purtroppo era svanito .
Ad un certo punto i blu sul 3 a 3 speravano di portare a casa qualcosa ma dopo un secondo
dal pareggio Gerardo fischiava il rigore (giusto) e il 4 a 3 segava le gambe degli scuri.
Comunque non è stata una passeggiata per i bianchi se la sono dovuta sudare ma quando vinci
il sudore profuma…
Intanto per adesso dobbiamo vedere tutti il sedere di Handy e qualcuno come Roby, il capitano
e il filosofo, anche da vicino.
Senza offesa Duccio ma non è proprio un gran bel vedere … per lo meno per noi “tradizionalisti”
Chiudo con una nota di servizio , se vedete una Ford Kuga grigia è del filosofo o per lo meno
Lui crede così…
Alla prossima, sperando che i blu si riprendano, perché delle battutine del Franco-belga a fine
partita ne farei volentieri a meno.
Alla prossima